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Sia il Bitcoin che Anonymus sono espressione di un sistema decentralizzato che proviene da una parte del web molto controversa, il dark web. Vediamo le similitudini e come questo abbia influenza sulla controvers figura di Elon Musk.

1) Lo scandalo Anonymus


È stato recentemente pubblicato un video da parte del noto gruppo di hackers, che si presenta sotto il nome di Anonymous, in cui viene pesantemente criticata la figura di Elon Musk a causa dei recenti tweets che hanno causato un forte calo del valore del Bitcoin. Nel video pubblicato, uno dei rappresentanti con la famosa maschera di Guy Fawkes asserisce che il miliardario sia in realtà un ricco egocentrico, che si diverte con la vita di comuni investitori facendo aumentare o diminuire il valore della criptovaluta a proprio piacimento, usufruendo della sua influenza illegittimamente. L’accusa ha provocato un certo sconcerto soprattutto date le pesanti minacce alla conclusione del video, in cui l’hacker avverte Musk di un possibile hackeraggio dei suoi profili a seguito di queste mosse controverse. Ora, la maggior parte di noi è a conoscenza di chi sia Elon Musk e cosa abbia fatto per raggiungere il titolo di uomo più ricco del mondo. Allo stesso tempo, molti non saranno a conoscenza della controparte che ha deciso apertamente di schierarsi contro il magnate sudafricano naturalizzato americano.

Quindi, chi sono e da dove nascono gli Anonymous?

Gli Anonymous sono un gruppo di hackers, anonimo per l’appunto, diventato celebre a seguito di azioni di violazione di privacy “nel nome della giustizia”. Tra gli eventi più rilevanti possiamo ricordare siti governativi come CIA e Governo statunitense o compagnie di pagamenti come Visa, Mastercard e PayPal. A livello di iconografia di massa, l’utilizzo della maschera di uno dei dissidenti più celebri di sempre, Guy Fawkes, li mette allo stesso livello di riconoscibilità di film come V per Vendetta.

V per vendetta
Per capire meglio il ruolo che questo gruppo hacker svolge è pero necessario capire la loro provenienza. Il movimento Anonymous nasce nel 2003 con il fine di posizionarsi contro i poteri forti perseguendo un interesse comune, che varia in base alla situazione. Spesso affiliati a movimenti nel dark web data la matrice incerta delle loro azioni, questo gruppo decentralizzato di hacker è realmente in grado di spostare gli equilibri quando si tratta di opinione pubblica. Per capire esattamente come movimento agisca è necessario capire anche il funzionamento di quello che è visto da tutti come “l’internet illegale“, il dark web, e di come queste vicende siano intersecate.

2) La duplice natura dell’anonimato – il Dark Web


Come riportato da questo articolo dell’IMF (International Monetary Fund), il Dark Web può essere definito come un luogo virtuale in cui gli utenti sono in grado di navigare in un internet più sicuro ed indipendente dalla sorveglianza governativa. Nato con lo scopo di fare comunicare agenti governativi tramite vie più sicure, oggi il TOR (The Onion Router) ha trovato una dimensione diversa rispetto allo scopo iniziale. Essendo una via di comunicazione protetta, che può essere identificata alcuni “strati” al di sotto del più noto World Wide Web (www), il dark web era stato progettato da due organizzazioni di ricerca dell’“US Department of Defense” alla fine degli anni ’90 con l’intento militare di creare connessioni sicure al riparo da hacker o spie nemiche. Quindi, ciò che inizialmente era stato pensato per essere navigato solo da un ristretto gruppo di persone, oggi è accessibile con un tutorial online e qualche semplice click.

dark web
Infatti, per accedere al “web sotto la superficie” basta semplicemente scaricare il browser di TOR nel proprio computer ed effettuare l’accesso. Riconoscibili con il dominio “.onion”, le URL attive al momento sono circa 65000. Di queste, secondo uno studio del 2016 di Terbium Labs oltre la metà dei domini sono legali. La restante parte contiene invece ciò per cui il dark web è divenuto famoso, cioè marketplace di armi illegali, materiale pornografico, traffico umano e molte altre attività illecite che sono permesse grazie all’anonimità fornita da questo sistema.

All’interno di questo ecosistema dove ogni regolamento è sorvolato, sorgono dei quesiti etici rilevanti nell’utilizzo di un sistema anonimo. L’anonimato è per propria essenza simbolo di incertezza, e il non essere in grado di identificare il proprio interlocutore porta con sé la paura di non sapere esattamente come proteggersi. Questo può portare dei pro e dei contro. Infatti, non è solo questo l’utilizzo che viene fatto del dark web, ma spesso viene utilizzato da singoli individui che vivono sotto regimi per far filtrare informazioni senza essere rintracciabili. Quindi, la possibilità di presentarsi come anonimi nel mondo digitale da una parte agevola la libertà di stampa e di espressione, dall’altra però crea una difficoltà nella riconoscibilità delle parti in causa. Dietro alle parti, purché anonime si nascondono sempre degli interessi che guidano il comportamento. E quando queste parti entrano in conflitto si creano dinamiche come quelle abbiamo visto nel video pubblicato il 5 Giugno.

3) Interessi conflittuali e decentralizzazione


Ritornando alle minacce fatte dal gruppo Anonymous ad Elon Musk è interessante analizzare la vicenda anche da un altro punto di vista. Oltre al tumulto mediatico ci sono ragioni ancora più valide da estrapolare dagli avvenimenti.  Tutto parte, come spesso è accaduto negli ultimi mesi, dal Bitcoin. Questa criptovaluta è proprio espressione di ciò che gli Anonymous rappresentano, cioè un sistema decentralizzato volto ad evitare la pressante influenza delle istituzioni in un particolare ambito. E proprio come il gruppo di hacker, la moneta virtuale ha trovato la propria dimensione prima nel dark web per poi espandersi al grande pubblico.

Proprio come Anonymous, anche l’identità del creatore della criptovaluta è incerta. Satoshi Nakamoto è infatti una delle figure più controverse degli ultimi anni. Potenzialmente uno degli uomini più ricche del mondo, in questo momento, dato il possesso di un valore di 1 milione di Bitcoin, del redattore del whitepaper iniziale di Bitcoin, non conosciamo nulla, neppure se si tratti di un singolo o di un gruppo di individui. Resta il fatto che Anonymus e Bitcoin sono espressione di un internet ignorato dai più e di un concetto di anonimato che rende il tutto più interessante da scoprire.

deep web
Quindi, non stiamo dicendo che gli Anonymous siano i creatori di Bitcoin, ma che l’origine di due sistemi sia simile ed abbia radici in punti in cui la grande fetta di pubblico non è solita accedere. Questa tendenza ci lascia pensare come si potrebbero facilmente sviluppare questo tipo di concetti in futuro, dove l’identità è velata, ma l’accesso dell’informazione è aperto a tutti. Questo è alla base di una tecnologia che rivoluzionerà il modo in cui pensiamo di fare business, la blockchain. Essere in grado di decentralizzare il sistema porta notevoli agevolazioni che vedremo prossimamente in questo articolo su SuitUpBlog. Per concludere sulla vicenda che ha coinvolto l’imprenditore sudamericano naturalizzato statunitense, l’unica cosa certa è che Elon Musk sia riuscito a diventare una vera e propria figura di riferimento per chiunque si voglia avvicinare al mondo degli investimenti e dell’economia in generale. Questo fa di lui una forza maggiore nel momento in cui l’ago della bilancia necessita di essere spostato da una parte o dall’altra e questi ultimi avvenimenti non fanno altra che portare altro interesse su una figura che sta ormai diventando di culto.

E tu cosa ne pensi? Quali motivazioni hanno spinto Elon Musk a fare questo tipo affermazioni? 
Dicci la tua nei commenti e leggi l’articolo “CRIPTOVALUTE: Cosa sono e le Migliori Piattaforme di Exchange” su SuitUpBlog.com 🙂