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Il David Swensen Yale Endowment Portfolio è un portafoglio a medio-alto rischio in grado di battere lo S&P 500 per ben 17 anni e può essere replicato con soli 6 ETF. Vediamo come!

1) Cos’è e Come funziona il Swensen Portfolio


Per quanto ci si sforzi di analizzare i dati statistici, per quanto ci si sforzi di tirare linee su grafici che rappresentano gli andamenti di questo o di quel titolo o indice è intuitivamente evidente che nessuno è in grado di prevedere con certezza e con persistenza nel tempo, il futuro. Non potendo prevedere con certezza il futuro, per evitare o ridurre al minino gli errori possiamo immaginare che in futuro incontreremo comunque in uno qualsiasi degli scenari economici del passato (espansione, recessione, inflazione e deflazione). Su questa base, si sono venuti a creare i c.d. “lazy portfolios”, portafogli studiati ad hoc in grado di performare bene in qualsiasi scenario ci si trovi davanti; uno dei più noti lazy portfolios è senza ombra di dubbio il David Swensen Portfolio.

David Swensen è stato un investitore e gestore di hedge funds, prima in Lehman Brothers e poi, a partire dal 1985 nell’università di Yale fino al 2021. Benché fosse già considerato un genio della finanza a Wall Street, sono i risultati ottenuti a Yale che lo hanno fatto diventare una leggenda inventando di fatto il c.d. “Yale Model. Sotto la sua guida, il patrimonio di Yale passò da circa un miliardo del 1985 ad oltre 42 miliardi del 2021.

Swensen yale
Swensen sosteneva che ogni investitore ha a disposizione tre leve per raggiungere un buon risultato economico:

  • Asset allocation: la scelta delle asset class con cui costruire il portafoglio di investimento (azioni, obbligazioni, beni reali, etc.);
  • La selezione dei titoli più performanti: la capacità di individuare le società sottovalutate che esprimeranno il loro potenziale superando il livello di rendimento medio del mercato;
  • Il market timing: la capacità di saper individuare il momento migliore per comprare e vendere gli asset.

Considerando quanto sia difficile azzeccare il corretto market timing e individuare le società che avranno performance superiori alle altre, per Swensen costruire una corretta asset allocation per il proprio portafoglio è la leva più importante e razionale da utilizzare nell’attività di investimento. Su questo pilastro, Swensen ha creato il suo famoso portfolio, prevedendo un’asset allocation ampiamente diversificata tra asset class differenti.

2) Composizione del Portafoglio


David Swensen ha costruito un portafoglio ad alti rendimenti che prende il meglio dal modello Yale. Ecco la sua asset allocation:

  • 30% Azionario Usa;
  • 15% Azionario paesi sviluppati;
  • 5% Azionario Paesi Emergenti;
  • 15% TIPS (Treasury Inflation Linked);
  • 15% Titoli di Stato Usa scadenza intermedia (5-7 anni);
  • 20% Reit

Asset allocation swensen
Rispetto ai precedenti Lazy porfolios (Permanent Portfolio, Portafoglio All Seasons, Golden Butterfly) che abbiamo esaminato in questo blog, il Portafoglio Swensen presenta due asset nuovi, mai utilizzati prima, i REIT e i TIPS. Con il termine Reit si identificano società immobiliari che finanziano la costruzione di immobili che poi provvedono ad affittare, quindi, il profitto di queste società proviene dai canoni di affitto periodici; mentre per Tips o Treasury Inflation Protected Securities, si intende un tipo relativamente nuovo di titoli del tesoro indicizzati al CPI, la misura comune dell’inflazione.

Generalmente, il portafoglio creato da David Swensen viene facilmente riprodotto ed implementato in America utilizzando i seguenti ETF:

ETF usa swensen
Tuttavia, come è facile intuire, per noi investitori retail europei e italiani non è possibile tradare gli ETF della lista sopra riportata in quanto tali fondi sono “riservati” ai residenti negli Stati Uniti d’America. Ovviamente questo aspetto non ci spaventa, infatti noi di SuitUp abbiamo selezionato per voi i migliori ETF disponibili dalla nostra penisola equiparabili agli americani così da dare la possibilità alla nostra community di lettori di beneficiare allo stesso modo dei rendimenti espressi dal Swensen Portfolio senza sforzi aggiuntivi. Vai al quinto paragrafo se vuoi conoscere la lista degli ETF, ma non prima di aver scoperto il rendimento fornito dal portafoglio nella prossima sezione.

3) Rendimenti del Portafoglio


Negli scorsi paragrafi abbiamo compreso le potenzialità di questo portafoglio ideato a Yale, grazie alla sua esposizione ai REITS e TIPS. Tuttavia, come ogni buon investitore conosce bene, non può esistere un ottimo investimento senza delle ottime performance in termini di rendimenti passati ed attesi; per questo motivo di seguito si riporta un grafico che mostra i principali rendimenti storici del Swensen Portfolio dal 1992 ad oggi con oltre 30 anni di analisi dei ritorni economici.

swensen portfolio performance
Dal 1992 a oggi questo portafoglio ha avuto un rendimento annualizzato del 8.76% circa, ciò significa che 1.000 euro investiti nel 1992 sarebbero diventati circa 12.430,91 euro oggi. A questo vanno poi sottratte ovviamente le spese, tasse e inflazione. Volendo analizzare il rendimento del portafoglio al netto dell’inflazione scopriamo che il rendimento medio passa al 6% annuo. Cosa interessante da analizzare è che questo portafoglio, nel periodo preso in considerazione, abbia costantemente fatto registrare drawdown piuttosto contenuti, come possibile analizzare dall’immagine sottostante, tranne che in una particolare circostanza, durante la crisi finanziaria del 2008 arrivando a toccare il -40%.

swensen portfolio drawdowns
A questo punto però, è rimasto un ultimo interessante confronto da svolgere prima di addentrarci nella preziosa lista degli ETF che compongono il portafoglio, e cioè quella di mettere a paragone lo Swensen Portfolio con il noto S&P 500 index, il principale indice americano che comprende le 500 aziende statunitensi maggiormente capitalizzate, oggi benchmark di tutti i più grandi e importanti fondi di investimento al mondo. Il paragrafo quarto ci svelerà chi è migliore tra i due.

4) Swensen Portfolio VS S&P500


Molte ricerche mostrano come solo l’1% circa dei trader attivi riescono realmente a superare la performance
dell’indice di riferimento più popolare al mondo, l’indice S&P 500; per questo motivo ad oggi viene considerato da molti lo standard da battere in termini di rendimenti ottenuti per ritenersi degli ottimi investitori. Compresa la forte valenza dell’indice americano è arrivato il momento di metterlo a confronto con il portafoglio ideato da David Swensen per renderci conto delle loro differenze principali.

Nel grafico sottostante sì riporta il rendimento del David Swensen Portfolio (linea blu) da gennaio 1997 ad oggi raffrontato con quello dello S&P 500 (linea arancione).

Swensen vs SP500
Confrontato con tale benchmark (al 100% azionario), lo Swensen Portfolio ha avuto performance addirittura superiori per lunghi tratti (2002-2019), pur avendo fatto segnalare una volatilità inferiore rispetto allo S&P 500 e un drawdown massimo del -41% a confronto del -50% dell’indice USA. Inoltre, lo Swensen Portfolio ha prodotto un rendimento aggiustato per il rischio più elevato (Sharpe). In definitiva, possiamo dire che, questa soluzione d’investimento è adatta per l’investitore comunque propenso al rischio che vuole però trarre vantaggio dalla maggiore diversificazione che questo portafoglio offre rispetto ad un puro e semplice investimento nell’azionario americano.

5) ETF da utilizzare in Italia


Per replicare lo Swensen Portfolio per noi investitori retail residenti in Italia, noi di SuitUp abbiamo individuato 6 validi ETF che possono fare al caso nostro allo scopo di ricreare al meglio il noto portafoglio, ottimizzandolo per l’Italia. Si riportano, quindi, la lista e le principali caratteristiche degli strumenti finanziari selezionati.

SWENSEN Portfolio per l’ITALIA
Di seguito l’elenco completo degli ETF individuati per l’Italia, allo scopo di ricreare lo Swensen Portfolio in un’ottica globale (non solo USA):

  • iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc) – CSSPX
    • costo di gestione: 0,07%
    • replica fisica totale
    • patrimonio: 53.808 milioni di euro
    • volatilità: 17,46%
    • data quotazione: 2010
    • politica dei dividendi: accumulazione

  • Lyxor Core MSCI World (DR) UCITS ETF (Acc) – LCWD
    • costo di gestione: 0,12%
    • replica fisica con campionamento ottimizzato
    • patrimonio: 1.974 milioni di euro
    • volatilità: 16,90%
    • data quotazione: 2018
    • politica dei dividendi: accumulazione

LCWD

  • iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS ETF (Acc) – EIMI
    • costo di gestione: 0,18%
    • replica fisica con campionamento ottimizzato
    • patrimonio: 14.502 milioni di euro
    • volatilità: 16,68%
    • data quotazione: 2014
    • politica dei dividendi: accumulazione

  • Xtrackers Global Inflation-Linked Bond UCITS ETF 1C EUR hedged – XGIN
    • costo di gestione: 0,25%
    • replica fisica con campionamento ottimizzato
    • patrimonio: 990 milioni di euro
    • volatilità: 8,08%
    • data quotazione: 2007
    • politica dei dividendi: accumulazione

  • iShares Core Global Aggregate Bond UCITS ETF EUR Hedged (Acc) – AGGH
    • costo di gestione: 0,10%
    • replica fisica con campionamento
    • patrimonio: 1.496 milioni di euro
    • volatilità: 7,04%
    • data quotazione: 2017
    • politica dei dividendi: accumulazione

  • SPDR Dow Jones Global Real Estate UCITS ETF – GLRE
    • costo di gestione: 0,40%
    • replica fisica con campionamento
    • patrimonio: 218 milioni di euro
    • volatilità: 16,12%
    • data quotazione: 2012
    • politica dei dividendi: distribuzione


E tu investi già nel Swensen Portfolio?
Scrivilo qui sotto nei commenti e leggi l’articolo “LARRY Portfolio per l’Italia” su SuitUpBlog 🙂
Articolo redatto dal consulente digitale Leonardo Papaveri!

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