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Le principali differenze che ci sono tra un debito buono e un debito cattivo fanno la differenza tra effettuare una buona o una cattiva scelta di investimento; vediamolo insieme!

1) Definizione di Debito e suoi risvolti


In diritto è definito debito l’obbligo giuridico di eseguire, da parte di un soggetto detto debitore, una determinata prestazione, suscettibile di valutazione economica, a favore di un altro soggetto determinato detto creditore. La Treccani, invece, definisce il debito come “obbligo del debitore di adempiere una determinata prestazione a vantaggio del creditore, consistente di solito nel dare o restituire qualcosa, soprattutto denaro. Anche la prestazione stessa, considerata dal punto di vista del soggetto tenuto ad adempiere”.
In parole semplici, nel momento in cui noi tutti vogliamo acquistare un qualcosa che desideriamo fortemente, ma per la quale non abbiamo denaro sufficiente per comprarla subito, molto spesso ricorriamo al debito che dunque non è nient’altro che un prestito che ci viene fatto da un soggetto terzo (es. banche), il quale vorrà poi essere rimborsato con tanto di interessi alla fine di un periodo di tempo prestabilito tra le parti. In questo modo però, noi riusciamo ad essere in possesso di denaro sufficiente per acquistare ciò che ci eravamo prefissati di avere nel breve termine. Molto più chiaro vero?

Il ricorso al debito è una pratica molto diffusa in economia, specie da parte di famiglie (es. mutui) e imprese che non disponendo di abbastanza liquidità necessitano comunque di promuovere i propri investimenti per aumentare il proprio grado di competitività sul mercato (es. investimenti in determinati progetti finanziari o in ricerca e sviluppo), tipicamente richiedendo denaro dagli istituti di credito. Tuttavia, l’indebitamento risulta essere una pratica molto pericolosa per famiglie ed impresa, infatti non è sempre facile successivamente ripagare i debiti contratti a scadenza e tutti noi ne siamo più che consapevoli a livello teorico. Dunque, il debito può risultare uno strumento molto vantaggioso se utilizzato come leva finanziaria per investire in prodotti/progetti che aumentano il nostro patrimonio, mentre potrebbero essere una lama molto pericolosa se utilizzato in modo sbagliato.
Fortunatamente i cittadini italiani sono ancora per loro cultura dei “buoni risparmiatori”, il che logicamente riduce il tasso di indebitamento medio della popolazione. Tutto ciò viene testimoniato anche da una ricerca svolta dall’OCSE e rielaborata dall’ISTAT e della Banca d’Italia, secondo la quale l’Italia risulta essere il primo paese per ricchezza in confronto al reddito a livello mondiale.

risparmio

2) Principali differenze tra il Debito Buono VS Debito Cattivo


Anche se le statistiche sopra citate ci mostrano come gli italiani ancora oggi sono dei buoni risparmiatori (tendenza in leggera diminuzione nel corso degli ultimi anni), è bene avere a mente alcuni concetti fondamentali in merito al debito che non dovremmo mai dimenticare se si vuole mantenere un livello basso di indebitamento. Per prima cosa, è bene esser consapevoli del fatto che, una volta che ci indebitiamo fondamentalmente stiamo arricchendo il nostro io presente a discapito di un impoverimento del nostro io futuro e questo perché se riceviamo € 10.000 oggi, ne dovrò poi restituire al termine di un arco temporale prestabilito € 10.000 + gli interessi maturati. Per cui, per avere una ricchezza più elevata oggi, si accetta di essere più poveri domani. Questa è la cruda realtà!
Allo stesso tempo, è chiaro inoltre che nel momento in cui otteniamo un prestito non ci appare così evidente tale compromesso in quanto siamo accecati dalla soddisfazione di poter soddisfare un nostro bisogno immediato; tuttavia proprio per questa ragione risulta ancor più importante avere bene in mente la differenza principale che c’è tra un debito “buono” ed un debito “cattivo”. Nonostante possa sembrare strano dopo aver chiaro quanto detto sopra, la maggior parte delle persone tende ad indebitarsi con debito cattivo, dunque scopriamo subito come distinguere le 2 diverse forme di debito e così lasciarci alle spalle quel debito che di fatto ci crea solo guai a livello economico-finanziario.

Per debito cattivo intendiamo quel debito contratto per acquistare beni o servizi che non producono valore, ma che al contrario ci producono solo ulteriori costi e quindi non fa altro che impoverirci ancor di più. Per fare un esempio, se acquisiti un televisore con un maxischermo da 50 o 70 pollici stai contraendo un debito cattivo (anche se l’offerta è super conveniente), perché in realtà stai aumentando la tua spesa futura spendendo soldi per pagare le rate mensili (e probabilmente anche per i successivi abbonamenti alle serie Tv), ricevendo un beneficio di intrattenimento quotidiano che però non accresce la tua ricchezza nel lungo termine.
Al contrario, per debito buono intendiamo quel debito contratto per acquistare beni o servizi che producono valore, e cioè che va ad incrementare la ricchezza del nostro io futuro. Per fare un esempio, se, invece, ti indebiti per frequentare un corso di formazione professionale o partecipare ad un master (vedi il nostro articolo “Università: Master VS Laurea per trovare lavoro”), accresci la tua qualificazione e, dunque, le possibilità di incrementare il tuo reddito: se il corso è ben scelto e lo frequenterai con dedizione, probabilmente quell’investimento sarà abbondantemente ripagato, quando ti consentirà di trovare un lavoro che altrimenti non avresti ottenuto.

Così nel primo caso ti impoverisci anche se ti sembra di aver ricevuto un vantaggio tangibile, nel secondo caso ti arricchisci, anche se non subito e la percezione di questo risultato non è immediata. In conclusione, la regola fondamentale da seguire per non contratte debito cattivo è quella di prendere decisioni di spesa e di indebitamento considerando gli effetti che produce nel lungo termine e mai nel breve.

3) Conclusioni

 
Il discrimine tra l’uno e l’altro tipo di debito è, in estrema sintesi, la capacità di creare valore futuro
, soprattutto per i giovani, in termini di opportunità di lavoro e di crescita. Se le risorse vengono sprecate per esigenze immediate ed effimere, questo risultato non si ottiene; altrimenti, quando vengono ben impiegate, aumentano le probabilità di successo e di benessere a lungo termine. Fate la scelta giusta!

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N.B.
Se anche tu sei alla ricerca di un metodo per eliminare i tuoi debiti e ricominciare a vivere più libero, bhè la cosa migliore da fare è quello di iniziare a risparmiare denaro; a tal proposito il team SuitUp vi suggerisce un libro molto utile per approfondire il tema del risparmio “L’Arte del Risparmio. Come risparmiare soldi senza rinunce”.

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Articolo redatto dal consulente digitale Leonardo Papaveri!

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