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ESG è l’acronimo di Environmental, Social and Governance e si riferisce a tre fattori centrali nella misurazione della sostenibilità di un investimento. In questo articolo andiamo alla scoperta dei caposaldi dell’Investimento sostenibile e responsabile!

1) Introduzione


Investire è un processo che, attraverso l’uso di strategie e metodo, permette al risparmio di crescere nel tempo e conseguire un profitto in termini numerici. Negli anni 70/80 del secolo scorso la finanza era appannaggio di pochi, come erano limitati gli strumenti di investimento. La finanza, intesa come il mondo degli investitori, nel tempo è cambiata, diventando più accessibile ma soprattutto più inclusiva. Il mero profitto tipico degli investimenti tradizionali oggi può essere accostato ad approcci di tipo sostenibile, grazie alla scelta di prodotti finanziari a marchio ESG.

2) ESG: Cosa sono e Come funzionano


L’acronimo
ESG racchiude 3 elementi: Environmental, Social and Governance.  Nello specifico Tutela ambientale, politiche sociali e buone pratiche di governo societario. L’analisi di questi elementi consente di valutare la sostenibilità di una specifica realtà aziendale. Di conseguenza accanto all’analisi finanziaria si introduce l’analisi degli assets intangibili.  La E di Environmental, approfondisce il criterio ambientale, valutando come l’azienda si comporta nei confronti dell’ambiente. Una metrica ad esempio è lo studio dell’impatto che l’azienda ha sull’ambiente con le sue emissioni e l’utilizzo o meno di materiali non riciclabili. La S di social evidenzia tutti quei meccanismi di promozione di carattere sociale. Nello specifico i rapporti e le relazioni con i clienti, con il territorio, con i fornitori e in generale con la comunità stessa. Infine, la G di Governance, che racchiude tutte quelle pratiche e regole riconducibili alla gestione aziendale, tenendo conto di aspetti come la retribuzione del management, la trasparenza nelle decisioni, il rispetto della parità di genere, la tutela delle minoranze. Questi fattori hanno il potere di influenzare positivamente o negativamente la performance finanziaria di un’azienda.

green economy
Dire ESG vale a dire un processo di investimento sensibile e responsabile
. I prodotti finanziari con l’etichetta ESG non costituiscono una moda passeggera o una novità del momento, ma rappresentano un motore di cambiamento in linea con i temi cruciali dell’attualità. Alla base c’è la consapevolezza su questioni centrali e su sfide epocali: i limiti legato allo sfruttamento dell’ambiente, la gestione rispettosa delle risorse e la limitatezza di quest’ultime. Gli investimenti ESG rappresentano uno dei cosiddetti Megatrend, ossia temi di lungo periodo in grado di rivoluzionare l’economia, il modo di fare impresa e lo stile di vita. I primi a introdurre il concetto moderno di sostenibilità furono nel 2011 Porter e Kramer, sostenendo che si crea profitto mentre si crea valore aggiungo ambientale e sociale. Solo attraverso la creazione di valore condiviso le aziende possono ottenere un vantaggio competitivo per il futuro.

3) ESG: Origini & Storia


Gli investimenti ESG nascono come mercato di nicchia, ma oggi rappresentano una componente importante nel panorama mondiale dell’allocazione di portafoglio. Fondi sovrani, istituzionali e previdenziali danno sempre più importanza a questi criteri nelle loro compagini. La nascita degli investimenti ESG è riconducibile ai Principi per l’investimento responsabile emanati nel 2006 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. L’intento era quello di diffondere tra gli investitori istituzionali gli investimenti sostenibili e responsabili. I principi si sintetizzano in 6 linee guida da applicare e rispettare e oggi contano oltre 2000 firmatari in tutto il mondo.

Due eventi centrali per l’universo ESG sono rappresentati dall’Accordo di Parigi e dai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, conosciuti come “Agenda 2030”. Questo specifico documento porta il titolo “trasformare il nostro mondo”. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile hanno lo scopo di affrontare una serie di questioni legate al benessere umano, alla salute dei sistemi naturali e le sfide comuni per tutti i paesi. Tra gli obiettivi vi è ad esempio l’intento di sconfiggere la povertà, la fame, ma anche ridurre le disuguaglianze e creare lavoro dignitoso e crescita economica. L’accordo di Parigi rappresenta un momento di svolta e una scelta strategica per contenere nel lungo periodo l’aumento della temperatura media globale, siglato nel 2015 da 197 paesi membri della UNFCC (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici). Va aggiunto a tal proposito che l’ultimo G20 tenutosi a Roma, si è assunto un impegno importante sulle emissioni, limitandole a 1,5 gradi. Impegno confermato dalla Conferenza Cop26 di Glasgow.

4) Conclusioni


Il tema investimenti ESG è molto sentito in primis dalla generazione dei
Millennials. Secondo un sondaggio condotto da Saltus Wealth Index, su 1000 investitori britannici con un patrimonio di almeno 250 mila sterline, è emerso che l’80% degli under 25 ha investito su almeno un prodotto a marchio ESG. Molti investitori di questa categoria sono attratti dall’ l’impact investing; un segmento ancor più innovativo perché si lega ai temi green e a quelli proposti dalle Nazioni Unite, focalizzato su aziende che dichiarano di essere intenzionate a cambiare il mondo con la loro attività. Impact investing o investimenti ad impatto sono definiti come quegli investimenti fatti in società, organizzazioni e fondi, con l’intento di generare un impatto sociale o ambientale misurabile e favorevole a fianco o in sostituzione di un rendimento finanziario.

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Questi tipi di investimenti sono stati circoscritti prima solo al patrimonio privato, venture capital e infrastrutture verdi. Oggi invece sono accessibili a gran parte degli investitori. Alcuni esempi sono le aziende che puntano all’innovazione, alla trasparenza finanziaria e sociale oppure alla realizzazione di prodotti o servizi per risolvere problematiche relative alla comunità. Come orientarsi nei propri investimenti e fare in modo che la ricerca della crescita del proprio risparmio non sia solo orientata al profitto personale ma anche a quello collettivo e al benessere sociale e ambientale? L’offerta è molto vasta e variegata e purtroppo esiste un fenomeno che sia chiamare greenwashing: il tentativo di dichiararsi “verdi” per diventare attraenti tralasciando i necessari passaggi e le azioni da mettere in atto. È fondamentale dunque avere al proprio fianco un consulente finanziario professionista di fiducia che conosce a fondo gli strumenti presenti sul mercato.

E tu stai già investendo in prodotti ESG? Come ti trovi? Dicci la tua nei commenti qui sotto e leggi l’articolo “Portafogli ESG MONEYFARM: Cosa sono, conviene investirci?” su SuitUpBlog 🙂
Articolo redatto in collaborazione con il consulente finanziario Valerio Dente. Visita il suo sito per saperne di più sul tema ESG e richiedi una prima consulenza gratuita!

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