ETF TEMATICI: Conviene investirci? NO, ecco il perché!
1) Che cos’è un ETF
Un ETF (Exchange Traded Fund) è una quota di un fondo indice quotato in borsa. I fondi indice sono fondi comuni di investimento aperti e indicizzati. E cioè replicano fedelmente l’andamento di un indice di mercato. La caratteristica peculiare dei fondi indice è quella che viene chiamata gestione passiva. I gestori del fondo, cioè, non acquistano quello che vogliono, ma tengono nel portafoglio del fondo gli stessi titoli che compongono l’indice di riferimento (benchmark) e nel medesimo peso percentuale. Lo scopo di un ETF è quindi quello di replicare l’andamento di un determinato indice (azionario, obbligazionario, etc). Per approfondire questo strumento finanziario nel dettaglio ti invito a leggere il seguente articolo correlato.
2) Cosa sono gli ETF tematici
Gli Exchange traded fund tematici, cioè esposti a un particolare tema, godono di una buona popolarità tra gli investitori, infatti tali ETF seguono i nuovi trend sociali, tecnologici o economici che non rientrano nelle classificazioni degli investimenti tradizionali. Gli ETF tematici si rivolgono spesso a specifiche nicchie e possono servire a personalizzare il portafoglio con temi di interesse personale. Oggi è infatti possibile acquistare un fondo passivo per investire nella rivoluzione robotica, per ottenere un’esposizione al boom delle criptovalute e persino a degli ETF dedicati alla space economy o alla cannabis. Sembra tutto fantastico vero? Gli investitori corrono ad investire i propri risparmi sui tematici.
A differenza degli ETF replicanti tradizionali, che sono focalizzati su un mercato piuttosto ampio (es. settore finanziario, utility, energetico, etc.), i replicanti tematici cercano di capitalizzare sulle tendenze emergenti e, si spera, redditizie. Gli emittenti, infatti, puntano a temi accattivanti e talvolta controversi come le crypto o la cannabis per ottenere consensi. Tuttavia, una buona storia non coincide sempre con un buon investimento. E allora, come mai hanno così appeal tra gli investitori? Ecco i 2 principali aspetti da considerare:
- Narrativa funzionale: Gli ETF tematici hanno successo tra gli investitori poiché sono relativamente facili da capire, in particolare se si considera il gergo più tecnico di altri tipi di prodotti finanziari. I temi di investimento, infatti, tendono ad attingere a narrazioni potenti che sono spesso ben note agli investitori, come il boom delle criptovalute o il passaggio a un’economia digitale, rendendole facili da mettere in relazione con il proprio sapere o il proprio vissuto. La narrativa su di un determinato tema (energia pulita, gaming, space economy) può esercitare influenza suscitando le nostre emozioni e generando una sorta di eccitazione attorno a un prodotto finanziario;
- Facilità di accesso: Un’altra caratteristica cardine del grande successo degli ETF tematici tra gli investitori ricade sicuramente nei costi contenuti e la facilità di accesso che hanno giocato un ruolo essenziale alla loro popolarità. Tuttavia, investendo in un determinato trend, si fanno in sostanza 3 scommesse: che il tema scelto crescerà come previsto, che le società detenute nel fondo siano posizionate per trarre profitto dalla crescita di tale tema, e che la crescita degli utili si tradurrà in rendimenti azionari. Infine, sebbene i replicanti tematici impongano commissioni inferiori rispetto ai loro concorrenti fondi attivi (oltre 2% annuo), è opportuno ricordare che rimangono tra gli ETF più costosi sul mercato (media tra 0,4-1% annuo).
3) ETF tematici: Conviene investirci?
Puntare su di un determinato tema non è assolutamente vietato, ma come al solito è opportuno assicurarsi che l’allocazione complessiva del nostro portafoglio sia equilibrata in termini di diversificazione e soprattutto che corrisponda a nostri obiettivi finanziari e alla nostra propensione al rischio. Proprio per queste ragioni, di seguito riportiamo le principali riflessioni da compiere prima di acquistare un ETF tematico:
- VITA UTILE ETF TEMATICI: Quasi l’80% degli ETF tematici lanciati in Europa prima del 2012 hanno chiuso. Questo dato non cambia di molto la % anche per i nostri amici americani, infatti il grafico sottostante ci testimonia come la statistica non sia proprio a favore dell’investimento tematico, sarà un caso? Vero è che il passato non è testimonianza certa del futuro, tuttavia ci deve far riflettere attentamente per cercare di prendere decisioni più razionali e consapevoli possibile. Fatto sta che, molti ETF tematici spariscono dopo pochi anni dal loro lancio;
- TEMPISMO D’INVESTIMENTO: Il pericolo tipico di un ETF tematico è quello di vedere il lancio di un fondo tematico all’apice del ciclo del tema prescelto, con gli investitori che ci si precipitano ad acquistarlo facendo salire ancora le valutazioni per un breve lasso di tempo, per poi uscire in massa una volta che l’interesse si è sgonfiato costringendo il fondo a chiudere. Molto spesso, infatti, gli emittenti dei fondi d’investimento intercettano il forte hype attorno ad uno specifico tema (es. criptovalute) da parte dei media e degli stakeholders, decidono quindi di creare un ETF proprio su quello specifico tema d’appeal. Tuttavia, il momento in cui l’emittente rilascia l’ETF sul mercato è già troppo tardi, in quanto il trend è già passato o per lo meno ha già fatto registrare le sue migliori performance. Pensa a quanto sarebbe stato efficace avere un ETF sul mondo crypto negli anni 2014 (bitcoin toccava i 1.000 $) e tenerlo fino al 2020-2021 quando bitcoin ha toccato i 60.000 $. Invece no, l’ETF sulle Criptovalute è stato creato solamente nel 2021-2022 quando ormai il fortissimo rialzo delle principali crypto è terminato. Troppo tardi;
- BASSA DIVERSIFICAZIONE: Altro punto molto importante da sottolineare quando si parla di ETF tematici è senza dubbio l’aspetto diversificazione. È necessario sapere come, ad esempio, investendo i tuoi soldi in un ETF globale stai investendo in un paniere di circa 1400-1500 aziende selezionate in aree geografiche e settori di business differenti (massima diversificazione), lo stesso ragionamento è valido per un ETF che replica l’indice S&P500, in quanto investe nelle 500 aziende USA maggiormente capitalizzate e con una differenza settoriale ampia. Tuttavia, quando si investe in un ETF tematico, proprio per sua natura, investirà in un numero ridotto di aziende concentrate probabilmente in poche aree del mondo. Gli ETF tematici, infatti, hanno una media di 50-70 aziende comprese nel proprio paniere, notevolmente meno rispetto alle 1400 dell’ETF globale o delle 500 aziende presenti all’interno dello S&P500 non credi? Questo aspetto deriva dal fatto che solo poche aziende effettivamente operano ad esempio nella nicchia della “clean energy” o della “robotica”, dunque il cerchio di possibilità di composizione dell’ETF si riduce drasticamente. Questo elemento però ha un forte impatto nella diversificazione che presenta l’ETF e quindi anche nel rischio maggiore che noi investitori dovremmo subire per rincorrere un trend. Gli ETF tematici sono i meni diversificati tra tutte le tipologie di ETF presenti ad oggi sul mercato;
- COSTI MAGGIORI: Gli ETF tematici presentano dei costi medi annui (TER) più elevati rispetto a qualsiasi altra tipologia di ETF (es. broad-index ETF o Sector ETF), basti pensare che un ETF che replica lo S&P500 può essere trovato ad un TER dello 0,07% annuo (vedi questo articolo per approfondire), mentre un ETF tematico in media ha un costo che si aggira tra lo 0,4% fino ad arrivare all’1% annuo in alcuni casi. Attualmente ci sono nel mercato degli ETF che replicano l’andamento di Bitcoin che hanno un TER del 2% annuo (es. BTCetc – ETC Group Physical Bitcoin). Cifre folli! Questi maggiori costi sono da imputare, in parte, alla più complessa selezione e gestione dei sottostanti da replicare nell’ETF e dal maggior lavoro/impegno richiesto all’emittente per la sua replica.
4) Conclusioni
Certamente qualcuno dei lettori di questo blog storcerà il naso convinto che il tema da lui scelto è quello che dominerà la scena nei prossimi anni. Nessuno può affermare il contrario, ma neanche che sia davvero così. Esiste sempre l’evento di coda quando si trattano delle statistiche. Tuttavia, se si opera nei mercati in modo consapevole e prudente è preferibile stare nella zona delle maggiori probabilità di successo. Se il tuo piano di investimento ha degli obiettivi realistici, lascia stare il rumore tematico che circonda oggi il mondo degli investimenti in ETF e concentrati invece su quello che il mercato potrà offrirti alle migliori condizioni di costo e diversificazione del rischio possibile. Battere il mercato riesce a Warren Buffett e pochi altri, per tutti gli altri comuni mortali ottenere il rendimento medio di mercato è già un ottimo traguardo. E ricorda, se sei euforico a proposito di un investimento, perché stai scommettendo sulla tendenza del futuro secondo te, probabilmente non è un buon investimento!
N.B: Per approfondire ulteriormente il tema degli ETF tematici ti invito a leggere attentamente una ricerca della Ohio University degli Stati Uniti d’America, in cui si esplicitano i pro e contro degli thematic etfs.
E tu investi in ETF tematici? Quali? Faccelo sapere qui sotto nei commenti e leggi l’articolo “Come SCEGLIERE il miglior ETF da comprare” su SuitUpBlog 🙂
Articolo redatto dal consulente digitale Leonardo Papaveri!