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Sono molti i motivi per cui è necessario risparmiare denaro. Per gestire gli imprevisti, per i propri figli, per garantirsi una vecchiaia serena, tuttavia ci sono alcune spese fastidiose che ce lo impediscono. Scopriamone insieme alcune.

1) L’importanza del Risparmio


“Anche un pazzo può far denaro, ma ci vuole un savio per conservarlo” – Cit. Vincenzo Altomare


Che cosa significa realmente risparmiare?
 In ambito economico-finanziario, per risparmio si intende quella parte di reddito che non viene immediatamente consumata, vale a dire quella quota della propria rendita – da lavoro, da pensione o derivante da qualunque altra entrata – che non viene spesa nell’immediato per beni o servizi, ma accantonata per il soddisfacimento di esigenze e bisogni futuri.  Per definizione, il risparmio ha quindi una natura residuale ed è il risultato di una sottrazione: reddito meno consumi. Il risparmio può essere dunque considerato un atto previdente per definizione, proprio perché implica la rinuncia a qualche desiderio presente per godere di maggiore tranquillità o libertà di spesa nel breve, medio o lungo periodo. Ma perché è importante risparmiare? Non esiste una risposta univoca, infatti c’è chi risparmierà per far fronte a imprevisti futuri più o meno probabili o gravi (perdita del lavoro, etc), o chi invece lo farà per fronteggiare con cautela eventi facilmente ipotizzabili (diminuzione delle disponibilità economiche in caso di pensione, etc). Altri ancora, per poter consumare, in una certa fase della propria vita, più di quanto il reddito non garantirebbe loro in quel preciso momento. E tu quale obiettivo di risparmio hai?

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Scopri se sei un buon risparmiatore
e se conosci le principali tematiche del risparmio consapevole con un semplice e veloce quiz proposto dalla Banca d’Italia. Magari poi confronta le tue risposte con quelle dei tuoi amici, chi sarà il più bravo a risparmiare?

2) Spese che non ti fanno Risparmiare

Esistono alcune spese fastidiose che ci portiamo dietro di giorno in giorno, le quali non ci permettono di contenere al massimo i costi e di risparmiare i nostri soldi per poterli poi investire al meglio e generare nuove entrate ed aumentare così il nostro patrimonio totale. Di seguito ne riportiamo 5 tipologie differenti:

  • ABBONDAMENTI INUTILI: Gli abbonamenti mensili o annuali rappresentano a tutti gli effetti una delle più grandi strategie di marketing mai inventate. Pensateci bene. Attraverso una piccola spesa mensili (generalmente di pochi euro) possiamo avere a nostra disposizione ogni giorno tantissimi contenuti/servizi di vario genere. Facciamo alcuni esempi: Amazon Prime (3,99 euro), ci permette di ricevere i nostri pacchi in tempi ridotti, anche meno di un giorno, vedere film e serie tv, musica e chi più ne ha più ne metta; Netflix (13-18 euro), ci permette di accedere ad una vastissima gamma di serie tv e film mai vista prima nel panorama cinematografico. E vogliamo parlare di Spotify (9,99 euro)? Bene, il concetto è chiaro ma quello che è sicuramente meno chiaro è se effettivamente sfruttiamo al massimo questi servizi. Infatti, molto spesso accade che ci appassioniamo di un certo servizio partendo da un nostro hoppy (musica, film, palestra, ecc.) per un periodo limitato, dopodichè perdiamo l’interesse e non sfruttiamo più quel servizio. Tuttavia, l’abbonamento rimane comunque attivo (lo abbiamo già saldato) quindi pagheremo per qualcosa che non usiamo o in maniera piuttosto discontinua. Per le aziende è una vera manna dal cielo! E per noi? Prima di abbonarti rifletti sul tuo reale tempo di utilizzo di lungo periodo;
  • CONTI BANCARI: La maggior parte delle persone utilizzano il proprio conto corrente per operazioni piuttosto modeste o semplici (nulla di eccezionale) come inviare bonifici e accreditare il proprio stipendio mensile, e allora perché ancora in molti si ritrovano a pagare dei canoni mensili o annuali per i conti bancari? Non sto parlando dell’imposta di bollo (clicca qui per capire come puoi non pagarlo), ma piuttosto del canone mensile che la tua banca ti addebita per la “gestione del conto”. Ma esattamente gestione di cosa? Esistono ad oggi numerosissimi conti correnti a zero spese (completamente gratuiti) che puoi sfruttare anche tu ed eliminare così una delle spese più fastidiose in assoluto. Ecco a te alcuni esempi;
  • SHOPPING: Lo shopping ossessivo/compulsivo non è solo una “malattia” che intacca molti di noi, ma anche una vera e propria spesa fastidiosa che rosicchia il nostro capitale guadagnato ogni mese con fatica per ottenere alcuni attimi di piacere. A chiunque piace di tanto in tanto togliersi degli sfizi (es. vestito che ci piace) ma ciò non significa che per questo motivo sia necessario acquistare beni molto costosi, firmati e di grandi brand ogni volta. Anche con pochi euro si possono comprare prodotti di qualità ed esteticamente belli, basta saper cercare. Inoltre, provare a ridurre l’attività puramente consumistica dello shopping può essere una buona palestra per allenare il nostro auto-controllo e un ottimo amico per il nostro portafoglio. Prova a ridurre lo shopping online e offline. Scopri il mondo del minimalismo;
  • BAR & RISTORANTE: La colazione al bar sotto casa o sotto il nostro ufficio e una buona cena al ristornante durante il weekend sono d’obbligo per “goderci” il nostro tempo libero giusto? Beh, chiedi che ne pensa il tuo portafoglio. Facciamo i conti: 30€ alla settimana per il ristorante (se non hai un partner altrimenti si moltiplicano) e 10€ circa per un caffè ed un cornetto tutte le mattina per una settimana lavorativa è il minimo. Questi 40€ euro settimanali possono sembrare pochi ma cosa ne dici di 1920€ annui? Ora ci capiamo. Probabilmente d’ora in poi valuterai anche una sana colazione a casa di prima mattina e/o una pizza da asporto con gli amici da te. E perché non provare con una spaghettata fatta in casa? Un grande classico e un ottimo modo per risparmiare! E tu quanto spendi per i bar e ristoranti, ci hai mai pensato? Prova a fare la tua personale stima;
  • ACQUA IN BOTTIGLIA: L’Italia è uno dei pochi luoghi nel mondo in cui l’acqua potabile è buona in quasi tutte le città del belpaese, eppure non avete idea di quante famiglie italiane si ostinano a bere acqua in bottiglia. Una recente ricerca di Altoconsumo ha mostrato come una famiglia media italiana composta da 4 persone spende per l’acqua in bottiglia circa 30€ al mese che sono 360€ annui; tutto questo solo per bere. A questo punto non voglio neanche provare ad immaginare quanto si possa spendere mediamente per mangiare. Troppo. Che ne pensi di iniziare a valutare la buonissima acqua del rubinetto? Ottima idea sia per te che per l’ambiente (meno plastica).

Quali sono le spese che non ti permettono di risparmiare? Faccelo sapere qui sotto nei commenti e leggi l’articolo “Risparmio: 15 metodi per risparmiare ogni mese” su SuitUpBlog 🙂
Articolo redatto dal consulente digitale Leonardo Papaveri!

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